Cimitero Polacco, San Lazzaro di Savena (BO)
„Hanno dato l’anima a Dio, il cuore alla Polonia ed il corpo alla terra italiana”
La bandiera Polacca sventola sulla torre del Municipio di Bologna, ancora pochi giorni e la guerra si conclude.
Il Secondo Corpo d'Armata Polacco ( https://it.wikipedia.org/wiki/Secondo_corpo_polacco ), comandato dal Generale Władysław Anders (https://it.wikipedia.org/wiki/W%C5%82adys%C5%82aw_Anders), entra nella città il 21 Aprile 1945, atto finale della Seconda Guerra Mondiale in Italia, a conclusione di quella che è, e speriamo rimanga, l'ultima battaglia nel suolo del nostro paese.
Il Cimitero Polacco di S.Lazzaro di Savena (BO) è dei quattro cimiteri di guerra Polacchi in Italia, quello con il maggior numero di tombe; altri cimiteri sono quello di Montecassino (RM), forse il più simbolico, quello di Loreto (AN) e Casamassima (BA) (http://www.afcpi.it/articoli/26-documenti/34-i-cimiteri-polacchi-in-italia.html); le foto che qui lo ritraggono vogliono essere il mio piccolo contributo a non dimenticare quegli avvenimenti e a queste persone, in totale 4072, che hanno dato la loro vita alla nostra attuale Libertà.
La frase iniziale, scolpita presso il cimitero di Montecassino, sintetizza in modo efficace la storia di questo Corpo d'Armata, che non potendo combattere per la propria nazione (occupata in parte dai tedeschi ed in parte da russi e destinata poi all'egemonia sovietica), dettero un importante contributo alla liberazione dell'Italia, vantando le due vittorie nella guerra di liberazione Italiana più simboliche, quella presso Montecassino, che apre le porte alla liberazione della nostra capitale, Roma e quella, già citata di Bologna, che la guerra conclude, passando per l'importante e strategica vittoria nella battaglia di Ancona (con il salvataggio della Santa Casa Natale di Maria da un'incendio).
Si sa, la riconoscenza non è del mondo politico, e al Secondo Corpo d'Armata Polacco non fu concesso di sfilare ai festeggiamenti, a Londra, per la fine della Seconda Guerra Mondiale (furono preferiti i Russi) e la quasi totalità dei componenti fini in esilio, compreso il Gen. Anders, che non venne neanche mai accolto in veste ufficiale dal Governo Italiano, vissuto e morto in Gran Bretagna e poi sepolto, come da sua richiesta, presso il cimitero di Montecassino (RM), in mezzo agli uomini che aveva comandato.
Questa mia introduzione, non vuole esaudire l'argomento, per cui consiglio a tutti di approfondire cercando in rete, seguendo i link che ho proposto e per chi non l'avesse visto, di cercare l'intervento di Roberto Saviano, da Montecassino, durante la trasmissione RAI, condotta da Fabio Fazio per la celebrazione di 70 anni della Liberazione (basta una ricerca con le parole chiave Saviano Montecassino), dove descrive bene la storia del Secondo Corpo d'Armata Polacco.
Nella guerra c'è un'unica certezza: le tombe che riempiono i cimiteri.
non dimentichiamolo
Per visione ingrandita cliccare sulle foto
„Sono morti per un’idea, per non permettere che la forza comandasse sulla legge”
Foto realizzate con fotocamera EOS70D e obbiettivo Tamron 17-50 SP-VC, foto panoramiche sono realizzate con smartphone Huawei P8.
Elaborazione RAW: Darktable Workflow, eventuale ulteriore post produzione: The Gimp; sistema operativo GNU Linux (Ubuntu 14.04).
Autore Massimo Briganti.
Sottofondo musicale: Mirabilis di Athanor, licenza Common Creative
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